Art Club 2024
Celebriamo i 250 anni di
Caspar David Friedrich
Caspar David Friedrich (1774 -1840) è stato un pittore tedesco, tra i massimi esponenti della corrente del Romanticismo. Dopo aver iniziato a dipingere a Greifswald, sua città natale, si trasferì a Dresda, dove proseguì la sua carriera. La sua produzione artistica ha introdotto importanti novità rivoluzionando il genere del paesaggio tradizionale e influenzando lo stile di artisti negli anni seguenti la sua morte.
Il protagonista assoluto della maggior parte dei quadri di Friedrich è il paesaggio, soggetto prediletto sin dagli esordi della sua carriera.
I suoi dipinti ritraggono paesaggi tedeschi intrisi di una luce intensa e portatori di una visione soggettiva. La passione per la natura - considerata come un'unità cosmica - è talmente forte da condurlo a realizzare, nel 1807, La croce in montagna, opera dove per la prima volta nella storia dell'arte la tradizionale scena della Crocifissione viene inserita in un contesto naturale, causando un acceso dibattito nella critica. L'introduzione di figure umane all'interno di scene di paesaggio ha permesso al pittore tedesco di unire alla tecnica la rappresentazione dei temi tipici del romanticismo: il sublime, l'infinito, la solitudine e il rapporto tra uomo e natura.
Lo stile di Friedrich si caratterizza per la presenza di simmetrie e contrasti tra elementi verticali e orizzontali e di tagli cosiddetti fotografici, che mostrano un'alternanza di visioni da lontano e focus più ravvicinati su scorci spazialmente delimitati. In entrambi i casi, la rappresentazione dei fenomeni metereologici evidenzia atmosfere che suscitano emozioni specifiche allo sguardo dello spettatore. L'intensità emotiva non è quindi ottenuta dalla rappresentazione dei volti dei personaggi, solitamente ritratti di spalle - è il caso, per esempio, dei celebri Viandante sul mare di nebbia e Monaco in riva al mare - bensì dagli elementi naturali, che simboleggiano i grandi temi romantici. La luce intensa e l'utilizzo di una tavolozza composta prevalentemente da colori tenui contribuiscono a suscitare un senso di vuoto, mistero e solitudine avvolti da una religiosità che deriva dalla presenza divina nel paesaggio. Gli anni finali della vita del pittore, segnati da un declino a livello professionale e dal peggioramento delle condizioni di salute, non lo ostacolarono nella produzione di opere e, soprattutto, nel diventare uno dei più rivoluzionari pittori della storia dell'arte.
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